Un ambiente familiare e un approccio professionale
Via Fania Giuseppe, 22 Foggia
Aperto 24 ore su 24
Testamento e Successione ereditaria

Testamento e Successione ereditaria

Testamento e Successione ereditaria: come avviene.

Esistono delle relazioni tra il testamento e la successione ereditaria, si tratta di un argomento molto ricco e complesso difficilmente riassumibile in poche righe, ma cerchiamo di offrirvi un quadro generale su come avviene.

Il testamento è il documento che permette ad una persona di decidere come disporre dei suoi beni dopo la sua morte, secondo quanto la legge stabilisce.

Esistono diversi tipi di testamento e ognuno di essi ha delle caratteristiche precise che devono essere rispettate se non si vuole rischiare che il testamento sia considerato nullo o che sia impugnato dagli eredi.

TESTAMENTO OLOGRAFO

Il testamento olografo è quello più conosciuto, un documento rigorosamente redatto a mano, datato e firmato dal testatore affinché secondo l’articolo 602 del Codice civile risulti valido. Questo può essere conservato da lui o depositato presso un notaio. 

E’ valido anche senza testimoni e notaio, ma è indispensabile che la scrittura e la firma siano del testatore.

TESTAMENTO PUBBLICO 

Il testamento pubblico è un documento redatto e firmato in presenza di due testimoni e del notaio, redatto anche da chi non è nelle condizioni di scrivere. Resta segreto fino alla morte e i testimoni no devono essere legati da rapporti di parentela  né con il legante né con il notaio.

TESTAMENTO SEGRETO 

Il testamento segreto è un documento  che vene consegnato al notaio a busta chiusa in presenza di due testimoni e viene sigilato prima e durante la consegna, senza svelarne il contenuto. Questo può essere scritto anche a macchina ed è valido solo in presenza di firme in ogni pagina, numerate e con documento d’identità del testatore e l’atto di ricevimento del notaio che serve anche per stabilire la data di sottoscrizione.

Successione Testamentaria

Nel caso del testamento olografo chiunque lo abbia in possesso deve portarlo ad un notaio non appena riceve la notizia della morte del testatore.

Ad apertura di questo il notaio procederà a verificare la validità e controllare che non ci siano anomalie, questo processo si chiama successione testamentaria, 

procedura che si apre con la lettura del testamento, che può dar seguito anche ad una ripartizione dell’eredità con quote differenti.

La legge stabilisce che i “legittimari” in particolare il coniuge, i figli (e i loro discendenti nel caso di morte prematura) e gli ascendenti (padre, madre o nonni), hanno diritto ad una quota minima di eredità di cui il defunto non può privarli. A seconda del grado di parentela la legge stabilisce le quote. 

Successione Necessaria

A detta di ciò, ricordiamo esiste una quota (quota di legittima) che rappresenta una porzione di eredità di cui il testatore non può disporre, né a titolo di liberalità, né mortis causa, poiché spettante per legge a soggetti, i legittimari, legati al de cuius da stretti rapporti di parentela o da un rapporto di coniugio.

Nel caso in cui il notaio rilevasse che la quota stabilita per legge a coniuge e figli non è stata rispettata dal testatore, gli eredi legittimari possono scegliere di impugnare il testamento per ottenere una sentenza a loro favore, possono fare un atto notarile con gli altri eredi testamentari in modo che questi ultimi li reintegrino nella loro quota spettante

oppure possono scegliere di rinunciare ai diritti che la legge prevede, convalidando il testamento così com’è per rispettare le ultime volontà del de cuius.

In questo caso infatti vengono considerate nulle le disposizioni che riguardano la suddivisione del patrimonio tra gli eredi legittimi ma tutto il resto del testamento resta valido.

Conclusioni

Riassumendo, alla luce di quanto emerso sopra, è possibile dividere il patrimonio in due parti: la prima è la quota disponibile, della quale il testatore può disporre;

la seconda è la quota di legittima, o di riserva, della quale il testatore non può disporre poiché la legge l’ha riservata ai legittimari.

Scendendo nelle singole ipotesi di ripartizione del patrimonio tra quota disponibile e di legittima, ad esempio, nel caso in cui il legittimario sia il coniuge (in mancanza di figli e senza ascendenti), la quota di legittima sarà pari al 50% dell’eredità, oltre al diritto di abitazione.

Nel caso in cui i legittimari siano il coniuge e un figlio unico anche non legittimo, il 33,33% dell’eredità e il diritto di abitazione sarà la legittima del coniuge e il 33,3% dell’eredità sarà la legittima del figlio unico.

Ulteriormente, nel caso di legittimari rappresentati dal coniuge con due o più figli, anche non legittimi, al coniuge spetterà il 25% dell’eredità e il diritto di abitazione mentre ai figli il 50% dell’eredità da dividere in parti uguali.

In caso di coniuge con ascendente/i ma senza figli, al coniuge spetterà il 50% dell’eredità e il diritto di abitazione mentre agli ascendenti il 25% dell’eredità da dividere in parti uguali.

Le quote non interessate dalla quota di legittima rappresenteranno le quote disponibili.

Per maggiori informazioni potete scriverci alla sezione contatti HTTPS://WWW.ONORANZEFUNEBRIMAIZZI.IT/POMPE-FUNEBRI/ oppure inviarci una mail a INFO@ONORANZEFUNEBRIMAIZZI.IT

Rispondi