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La musica nei riti funebri

La musica nei riti funebri

La musica nei riti funebri. Cosa scegliere.

La musica nei riti funebri ha lo scopo di alleviare il momento difficile della dipartita e accompagnare il defunto nell’ultimo viaggio.

Spesso viene visto come un’accezione negativa, invece il canto evita un silenzio che potrebbe essere eccessivo, per questo favorisce il raccoglimento e l’unione dei presenti, lasciandosi trasportare dai ricordi e dalle emozioni.

Fin dai tempi antichi gli Etruschi e i Greci avevano l’usanza di accompagnare  le cerimonie funebri con la musica. Nell’Ottocento, secolo del Romanticismo, nasce il requiem, si tratta di una preghiera cantata in gregoriano, senza accompagnamento dello strumento musicale. Successivamente, con l’introduzione degli strumenti, è diventata una vera e propria composizione musicale e, contrariamente a quanto si possa pensare, accompagna qualsiasi tipo di rito.

Prima di scegliere la musica per il funerale sarà opportuno capire di che cerimonia si tratta, e se si vuole omaggiare il defunto con richieste particolari legate alla sua volontà.

Le Onoranze funebri Maizzi, vi assisteranno in ogni scelta e offrono l’opportunità di assumere musicisti per la cerimonia: violinista, organista e cantanti corali.

Rito religioso

Per la cerimonia religiosa, spesso è la stessa Chiesa che si occupa della scelta della musica e del coro, in quanto ognuna di esse ha un repertorio specifico che viene utilizzato in tutti i funerali.

Solitamente, parliamo di:

  • canti gregoriani
  • Musica classica ( “l’Ave Maria “ di Schubert, Il canto del cigno, il Miserere o i requiem di Mozart.)
  • Canzoni religiose ( Io credo: risorgero)

Gli strumenti utilizzati sono l’organo e il coro, nelle chiese ove disponibile, si aggiunge il violino. 

È una scelta consona al rito cattolico, quella della musica classica.

Rito laico

Per il rito laico la scelta della musica è libera, si può optare per qualsiasi cosa, rispettando i gusti della famiglia e del defunto.

Spesso si ricorre ai  Requiem di Mozart o al preludio 20/22 di. Chopin.

Fondamentale è l’esecuzione dei tempi stabiliti durante i vari momenti della cerimonia. Indipendentemente dal rito, la musica più lunga accompagna la raccolta dei fedeli e parenti in Chiesa e l’entrata del feretro, mentre i bravi più corti fungono da collante fra le varie parti del rito.

Alla fine, è possibile prender  più tempo per le condoglianze e accompagnare l’uscita del feretro insieme alla famiglia. 

Per maggiori informazioni potete contattarci alla mail info@onoranzefunebrimaizzi.it

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