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Imposta di successione

Imposta di successione

Imposta di Successione: il calcolo.

Non è necessario procedere al calcolo autonomo dell’imposta di successione, visto e considerato che l’importo di quest’ultima sarà comunicato dall’Agenzia delle Entrate    dopo che gli eredi e gli altri soggetti avranno presentato obbligatoriamente – entro 12 mesi dalla morte – la dichiarazione di successione.

L’obbligo non sussiste nel caso in cui nell’eredità non ci siano beni immobili e qualora  il patrimonio sia inferiore a 100.000 € va in eredità al coniuge o ai parenti in linea retta.

La base imponibile sulla quale calcolare la tassazione consiste nel valore complessivo netto dei valori di immobili, titoli, beni immobili, crediti, partecipazioni societarie,                crediti, rendite, pensioni e denaro cifra alla quale vengono ovviamente sottratti i debiti.

Oltre ai già ricordati eredi, possono presentare la dichiarazione i legatari (ovvero, quei soggetti che subentrano nei diritti su un singolo bene,

ad esempio un immobile, e non partecipano all’intera eredità), i curatori (nelle ipotesi di eredità giacenti), gli altri esecutori testamentari, i trust.

Imposta di successione sui beni immobili

Per gli immobili è necessario pagare due imposte: quella ipotecaria, del 2%, e quella catastale dell’1% sul valore catastale degli immobili.

Se uno degli eredi può richiedere i benefici per l’acquisto della prima casa queste imposte sono calcolate nella misura di 200 euro ciascuna.                                                       Anche in presenza delle franchigie le imposte ipotecaria e catastale devono essere pagate.

Il valore degli immobili viene calcolato moltiplicando le rendite catastali rivalutate del 5% per i relativi coefficienti che dipendono dal tipo di immobile

mentre per i terreni edificabili si moltiplica per 90 il reddito dominicale rivalutato del 25 per cento. 

L’imposta ipotecaria per tutti gli eredi è del 2 per cento. Si può usufruire dell’agevolazione come prima casa, se gli eredi utilizzano l’immobile ad abitazione principale.

Franchigia

Le aliquote e le franchigie stabilite per la tassa di successione e donazioni sono state previste dall’articolo 2, comma 48, del D.L. n. 262 del 2006.

Secondo quanto è descritto dettagliatamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, vengono applicate le aliquote del 4%, per i trasferimenti effettuati

in favore del coniuge o di parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare sul valore complessivo netto, con franchigia di 1 milione di euro per ciascun beneficiario;

del 6%, per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul valore complessivo netto, con franchigia di 100.000 euro per ciascun beneficiario;

del 6%, per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore complessivo netto trasferito,       senza applicazione di alcuna franchigia;

dell’8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia.

Oltre alle franchigie di 100.000 euro e di 1 milione di euro, vi è una ulteriore franchigia, pari ad 1,5 milioni di euro, per i trasferimenti effettuati in favore di soggetti portatori di handicap, riconosciuto grave ai sensi della legge n. 104 del 1992.

Anche i titoli di Stato italiani e tutti quelli equiparati sono esenti da questa tassazione.

Per maggiori informazioni potete scriverci alla sezione contatti HTTPS://WWW.ONORANZEFUNEBRIMAIZZI.IT/POMPE-FUNEBRI/ oppure inviarci una mail a INFO@ONORANZEFUNEBRIMAIZZI.IT

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